Walter Mitty è un editor fotografico della rivista Life, rilegato in uno scantinato, invisibile e maldestro. Uno sfigato, fondamentalmente, di quelli che ci piacciono tanto. Soffocato da una realtà caotica che non può dominare, si abbandona a scoppiettanti visioni che allietano la sua mente, ma non cambiano nulla nella sua vita insoddisfacente. Un malinconico sognatore che per sfuggire alla monotonia usa lo strumento della fantasia per rendersi l’affascinante protagonista di scene d’azione, scambi amorosi e discorsi brillanti.
Nessuno però subisce il suo fascino: i colleghi lo deridono, il suo profilo su un sito di incontri è deserto, la donna che lo attrae non si accorge di lui.
L’aria di cambiamento arriva dall’esterno: la rivista si appresta a stampare l’ultimo numero cartaceo con conseguente riduzione del personale, e il fotografo Sean O’Connell invia a Walter l’ultimo rullino per Life, che contiene la foto perfetta per l’ultima copertina, il negativo 25.
Proprio il negativo 25 manca all’appello, il licenziamento è tangibile e il richiamo all’avventura è inevitabile: Walter può finalmente rispolverare le sue ambizioni di ragazzino, abbandonate per necessità, e iniziare a vivere davvero le imprese immaginate, cercando Sean.
Un viaggio in terre esotiche che è scoperta di sé, delle proprie capacità che vanno oltre alla mera immaginazione. Una riconciliazione con un passato pieno di speranze infrante dai turni a servire nei fast food e sedici anni di appassionato lavoro mai abbastanza valorizzato. E così i sogni, le visioni, gli approcci virtuali lasciano spazio all’esperienza vissuta, l’unica in grado di conferire alla vita la giusta dose di piacere e gratificazione.
Molto più intricata della trama è la storia di questa pellicola, remake di Sogni proibiti del 1947, passata dal 1994 tra diverse major, da un regista all’altro, da un attore all’altro, senza trovare un serena realizzazione fino ad ora.
Infine é un Ben Stiller visibilmente maturato a dirigere, co-produrre e interpretare questa piacevolissima commedia, capace di regalare emozioni con meravigliose inquadrature panoramiche in Groenlandia, Islanda e Afghanistan, accompagnate da una colonna sonora vivace e toccante. Il tutto fa da sfondo al protagonista indiscusso, che esprime piuttosto bene la sua interiorità con la mimica facciale e i movimenti, attraversando il disagio, la timidezza, la speranza e il coraggio, pur mantenendo la sua tipica vena comica.
Anche i personaggi che circondano le disavventure di Walter sono dotati di un certo spessore, come la controparte femminile Cheryl, non la solita belloccia da salvare ma una donna semplice, madre e lavoratrice con i piedi per terra, pronta a dare il giusto appoggio; e il misterioso fotografo Sean, che ha capito come godersi gli attimi fugaci ed è pronto ad insegnarlo. Più debole e stereotipato il “cattivo”, un capo senza scrupoli facilmente dimenticabile.
Fatta eccezione per il doppiaggio in italiano, che spesso rende i dialoghi poco fluidi e comprensibili, si ha l’impressione di un risultato abbastanza vincente, che lascia appagato lo spettatore senza troppe pretese e senza troppe rinunce.
I sogni segreti di Walter Mitty è un film che ci invita a continuare a sognare, ma anche a mettere in pratica i nostri sogni.
G.
Walter (Ben Stiller) e Sean (Sean Penn) in una scena del film
I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY
Regia: Ben Stiller
Cast: Ben Stiller, Kristen Wiig, Adam Scott, Sean Penn, Shirley McLaine, Kathryn Hahn, Jonathan C. Daly
Produzione: USA 2013
Genere: Commedia/ Avventura/ Drammatico
Durata: 114 min